Enrico Fermi
Enrico Fermi (Roma, 1901 – Chicago, 1954) è considerato, dopo Galileo Galilei, il più grande fisico italiano di ogni tempo. Nato a Roma, nel 1918 ottiene la licenza liceale avendo saltato un anno e si iscrive a Fisica presso la Scuola Normale di Pisa, risultando primo all’esame di ammissione e nel 1922 si laurea col massimo dei voti. Orso Mario Corbino, che all’epoca era già stato Ministro della pubblica istruzione, lo aiuta negli studi a Göttingen e poi a Leiden, da dove rientra come incaricato di Fisica matematica all’Università di Firenze, per poi passare sulla cattedra di Fisica teorica all’Università di Roma, a 25 anni. Il suo gruppo, a via Panisperna produrrà risultati straaordinari. Nel 1938, con le gruppo inizia a dissolversi. Majorana scompare. Rasetti va in America, Pontecorvo in Francia. E mentre nel 1938 escono le leggi razziste vince il Nobel e ripara in america con la moglie. La sue scoperte sulla fissione permettono l’avvio delle ricerche sull’arma atomica, che col progetto Manhattan costruisce la prima pila atomica e la prima bomba. Dopo Hiroshima e Nagasaki, Fermi torna alla docenza a Chicago; muore a 53 anni di un tumore probabilmente legato alla esposizione alle radiazioni. E’ considerato uno dei fisici più icontrarre durante la sue persistenti esposizione alle radiazioni.